UIL FPL SANITÀ * CAMBIO DIVISA: VARAGONE, « È GRAVE CHE L'APSS TRENTINO –
NONOSTANTE LA CASSAZIONE CI ABBIA DATO RAGIONE – AD OGGI NON RICONOSCA
AI LAVORATORI QUANTO LORO DOVUTO »
Giuseppe Varagone Segretario Provinciale UIL FPL Sanità è costretto nuovamente ad interviene in
merito ad alcune criticità ancora irrisolte in Apss, a discapito dei lavoratori.
Innanzitutto è grave che l'APSS, nonostante la Cassazione nel giugno 2019 avesse dato ragione


alla UIL Fpl Sanità in merito al riconoscimento del tempo cambio divisa, a tutt'oggi i Lavoratori
dell'Ospedale Santa Chiara compreso villa Igea, Protonterapia e il territorio non abbiano ancora
ricevuto quanto dovuto dopo circa due anni dalla sentenza. Inoltre è vergognoso che in Trentino
l'Apss e l'Apran abbiano deciso con una procedura aziendale di non riconoscere come extra
lavorativo il tempo cambio divisa ai lavoratori in servizio su due turni e a giornata.
Tale discriminazione è ancor più grave se si considera che i contratti nazionali 2016/2018, hanno
riconosciuto ai lavoratori della sanità pubblica e privata di tutta Italia un minimo di dieci minuti
giornalieri per il cambio divisa in aggiunta al normale orario di servizio ed indistintamente dal turno.

A questa grave discriminazione tra lavoratori attuata dall'Apss solo la UIL FPL Sanità, come è già
avvenuto nel 2010, ha avuto il coraggio e la determinazione di opporsi!!! impugnando le disposizioni
aziendali al Tribunale di Trento, il quale ha già fissato la prima udienza per il prossimo 24 Marzo.
Sembra doveroso sottolineare che a tutt'oggi l'APSS non abbia ancora convocato le parti sociali per
l'applicazione per art. 8,14,18 e 21 del CCPL 2016/2018 che riguardano la valorizzazione delle
professioni Sanitarie, l'indennità di mansioni rilevanti, riconoscimento parziale della tassa degli
Ordini professionale ed ecc.
Di erogare quanto prima il premio COVID fase 2 (A Tutti i lavoratori esclusi nella prima fase) e di -
procedere anche alla distribuzione delle ulteriori risorse straordinarie stanziate dal DPCM del 17
marzo 2020 finalizzate alla maggiorazione (raddoppio!) dello straordinario effettuato nella prima
ondata COVID e per ultimo ma non meno importate l'estensione dell'indennità di malattie infettive a
Tutti i lavoratori che in questi mesi hanno fronteggiato l'emergenza Covid.
Siamo inoltre impegnati perché l'indennità professionale specifica degli infermieri prevista nella
Legge di Bilancio, e che dovrà essere materia di contrattazione del contratto nazionale 2019/2021,
venga fortemente incrementata considerato che lo stanziamento attualmente previsto è irrisorio e
per nulla gratificante! Abbiamo altresì richiesto che tale indennità debba essere estesa anche a tutte
le altre professioni sanitarie;
Infine esprimiamo grande soddisfazione per il pronunciamento della Corte di Cassazione che mette
fine ad interpretazioni unilaterali palesemente infondate alle quali diverse Aziende hanno dato
applicazione negli ultimi anni, ai danni dei lavoratori turnisti. Con un l'ordinanza n. 1505 del 25
gennaio 2021 ha enunciato il principio di diritto secondo il quale Il lavoro svolto nei giorni festivi
infrasettimanali dal personale sanitario turnista da diritto alla retribuzione del lavoro straordinario, o
in alternativa al riposo compensativo, oltreché all'indennità di turno e all'indennità per servizio
prestato nel giorno festivo.